martedì 27 settembre 2011

La Mente è più Forte dei Geni - Bruce Lipton


Finora abbiamo creduto di essere vittime dei nostri geni: eravamo convinti che il nostro patrimonio genetico determinava la nostra vita. Lipton in maniera ch...

martedì 20 settembre 2011

Recensione: Nella testa di Steve Jobs di Kahney Leander

Dagli anni Settanta a oggi Steve Jobs ha rivoluzionato l'informatica, il cinema d'animazione e la musica digitale con creazioni che non sono solo campioni di vendite, ma veri e propri oggetti di culto. Non c'è quindi da stupirsi se molti lo venerano come un dio. Oltre che per le geniali intuizioni, Jobs è famoso per la personalità a dir poco difficile: grandissimo egocentrico, fanatico del controllo, autentico sociopatico, di lui si è detto questo e altro. Ma chi è il vero Steve Jobs? Qual è il segreto del suo successo? Questo libro lo spiega addentrandosi nella mente del "papà" del business più clamoroso dei nostri tempi. Jobs è uno spirito elitario ma i suoi prodotti sono "a prova di stupido". È pessimo nel gestire i rapporti umani, eppure riesce a circondarsi dei migliori collaboratori di caratura internazionale. Si professa buddista e antimaterialista ma sforna oggetti di massa dalle fabbriche asiatiche e li promuove grazie a un'impareggiabile padronanza dello strumento di comunicazione più "grossolano", la pubblicità. Da questa lunga serie di contraddizioni Jobs ha tratto una filosofia di business che ha portato la sua azienda a conquistare impensabili traguardi in nuovi mercati, attraverso una reale pratica dell'innovazione. Dalla nascita del primo Mac a quella dell'I-Phone, l'autore ripercorre le tappe della vita professionale e privata di Steve Jobs, in una biografia che è anche fonte di spunti per creare il proprio stile di management vincente.

lunedì 5 settembre 2011

Kaizen

Il Kaizen è una strategia di management giapponese che significa "cambiare in meglio" o "miglioramento lento e continuo": un credo che si basa sulla convinzione che tutti gli aspetti della vita possano essere costantemente migliorati.
Deriva dalle  parole giapponesi “kai” che significa "continuo" o "cambiamento" e “zen” che significa "miglioramento", "meglio".
Questo metodo giapponese incoraggia e caldeggia piccoli miglioramenti da farsi giorno dopo giorno, in maniera continua. Il kaizen, presentato inizialmente da Toyota e applicato sempre più in tutto il mondo, si basa sul principio che l'energia viene dal basso, ovvero sulla comprensione che il risultato in un'impresa non viene raggiunto dal management, ma dal lavoro diretto sul prodotto.
L'aspetto più importante del Kaizen è proprio il processo di miglioramento continuo che c'è alla base. Si tratta di un metodo soft e graduale che si oppone alle abitudini occidentali di eliminare ogni cosa che sembra non funzionare bene per rifarla da capo.
In Giappone, tra l'altro, dove ha avuto origine il concetto di Kaizen, questo strumento si applica a tutti gli aspetti della vita, non solo al posto di lavoro.
Kaizen è la parola che fu originariamente utilizzata per descrivere l'elemento chiave del Sistema di Produzione Toyota col significato di "fare le cose nel modo in cui andrebbero fatte". Significa creare un'atmosfera di miglioramento continuo cambiando il proprio punto di vista e il modo di pensare per fare qualcosa di meglio rispetto a quello che già si fa.
Nell'utilizzo pratico, il Kaizen descrive un ambiente in cui l'azienda e gli individui che vi lavorano si impegnano in maniera proattiva per migliorare i processi.
La base del miglioramento è quella di incoraggiare le persone ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti nella loro area di lavoro.
L'effetto complessivo di tutti questi piccoli cambiamenti, nel tempo, diventa significativo, specialmente se tutte le persone ed i loro responsabili si impegnano in prima persona nel seguire questa filosofia.
I miglioramenti, di solito, non sono accompagnati dall'utilizzo di tecniche sofisticate o costose o dall'impiego di materiali particolari. Invece di investire più soldi nell'acquisto di nuovi macchinari o attrezzature, infatti, il Kaizen porta l'organizzazione a fare più attenzione a dettagli importanti che, spesso, vengono trascurati. I manager, dunque, vengono incoraggiati a migliorare l'efficienza delle infrastruture già esistenti piuttosto che ad investire nuove risorse comprandone di nuove.
Semplificare significa focalizzarsi sulla semplificazione dei processi, spezzandoli in sottoprocessi e cercando di migliorare in maniera autonoma ognuno di essi.
La forza di base che spinge le persone ad applicare il Kaizen è l'insoddisfazione per una certa situazione vigente in azienda, non importa quanto questa sia stimata e quotata all'esterno. Restare fermi e non migliorarsi, infatti, significherebbe permettere alla concorrenza di avere la meglio.
L'azione di essere creativi nel risolvere un problema e di cercare di migliorarsi, non solo forma le persone ma le incoraggia anche ad andare al di là dei propri limiti.
L'idea fondamentale che sta dietro al Kaizen è strettamente collegata al ciclo di Deming (o ciclo PDCA):
  • una persona ha un'idea per migliorare qualcosa (Plan)
  • vengono fatte delle prove e delle simulazioni per verificare la validità dell'idea (Do)
  • i risultati raggiunti vengono valutati per stabilire se l'idea ha centrato l'obiettivo che si era posta (Check)
  • se è così, si cambiano le procedure standard, adottando il nuovo metodo (Act)
Il Kaizen coinvolge ogni collaboratore, dalla Direzione agli operai. In particolare, la Direzione deve sforzarsi, in prima battuta, ad aiutare i collaboratori a fornire suggerimenti per il miglioramento del lavoro del singolo e dell'azienda in generale, non importa quanto essi siano centrati. Questo modo di fare aiuterà le persone ad essere più critiche e le spingerà ad esaminare meglio il modo in cui fanno le cose.
Nella seconda fase di implementazione della metodologia, invece, occorrerà insegnare ai collaboratori a fornire suggerimenti migliori e più centrati. Per raggiungere questo risultato, però, bisogna fornire ai collaboratori le conoscenze e le basi necessarie per riuscire ad analizzare problemi ed ambiente.
Le aree principali per le quali è utile fornire suggerimenti tesi al miglioramento sono:
  • il lavoro dei singoli
  • il risparmio di energia, materiali e altre risorse
  • l'ambiente di lavoro
  • i macchinari, le attrezzature e i processi
  • il lavoro negli uffici
  • la qualità dei prodotti
  • i nuovi prodotti
  • il Customer service
Mettendole a confronto, possiamo appurare che la filosofia occidentale può essere riassunta con: "se non è rotto, non aggiustarlo", quella giaponese o del Kaizen, invece, è: "fallo bene, rendilo migliore, miglioralo ancora anche se funziona perché solo così possiamo competere con chiunque".
Proprio questo modo di fare ha permesso a Toyota, una delle aziende che hanno più utilizzato il Kaizen nella loro storia, di ottenere in un slo anno 75.000 suggerimenti da 7.000 lavoratori e di implementarne quasi il 99%.



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