lunedì 30 maggio 2011

TOP TEN LIBRI (quelli che non puoi non aver letto) di Natalia Radice

Natalia Radice conduce uno spazio dedicato ai libri nel programma Zerox che va in onda ogni mercoledì sera su Radio Hinterland  www.radiohinterland.com.
Inoltre collabora dal 2009 alla rivista letteraria on line Segreti di Pulcinella con poesie e racconti  (http://www.segretidipulcinella.it/). 

                                                   Questo è la sua lista:


La boutique del mistero          di D. Buzzati
Il barone rampante               di I. Calvino
Terra del Fuoco                  di Francisco Coloane
Kim                              di Kipling
Importanza di capire             di Lin Yutang
Moby Dick                        di Melville
Siddharta                        di H. Hesse
Le vie dei canti                 di Bruce Chatwin
Storia dell'assedio di Lisbona   di Saramago
Dona Flor e i suoi due mariti    di Jorge Amado
Cronache marziane                di Bradbury


mercoledì 25 maggio 2011

Perché le persone gridano quando sono arrabbiate? Mahatma Gandhi


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

martedì 17 maggio 2011

Cos'è il coaching?


Cocchiere è la traduzione letterale del termine coach, colui che ti porta da un punto ad un altro in un percorso preciso.

martedì 10 maggio 2011

Troppi ricordi bloccano il nostro cervello e la memoria perde colpi

Quarterly Journal of Experimental Psychology
Uno studio realizzato da un team dell'università di Montreal e pubblicato sul Quarterly Journal of Experimental Psychology sostiene che l'eccesso di traffico rallenta i ragionamenti e favorisce le amnesie. Il consiglio (di difficile attuazione): sgombrare la mente dai "carichi" superflui. L'età in cui la testa lavora meglio è a 23 anni
E' meglio rinunciare a ricordare il superfluo e concentrarsi solo sulle cose necessarie. Pur difficile da mettere in pratica, questo stratagemma rappresenta, secondo i ricercatori canadesi della Concordia University di Montreal, uno dei pochi modi per evitare di perdere colpi, scongiurare le amnesie e rendere più fluidi i ragionamenti.
La tesi è lo sbocco di uno studio pubblicato sulla rivista Quarterly journal of experimental psychology 1 e secondo il quale, più che un rallentamento della funzione cognitiva, come accade ad esempio negli anziani, a confondere i pensieri può essere l'eccessivo traffico e ingombro di cose da ricordare nella zona del cervello che custodisce la memoria.
I ricercatori hanno analizzato un campione di 60 persone: la metà aveva una media di 23 anni, l'altra parte del gruppo di 67. Ad ogni partecipante è stato chiesto di eseguire alcuni esercizi per valutare la capacità memoria e dei test psicologici. Nella prima parte dell'esperimento i volontari hanno letto una specie di copione fatto di frasi dalle quali bisognava estrarre un significato logico. Al termine del test, dovevano ricordare anche l'ultima parola di ogni periodo. Nella seconda parte dello studio veniva mostrata una foto con otto animali. I partecipanti dovevano memorizzare l'ordine in cui erano apparsi.
Il gruppo composto di anziani ha faticato a memorizzare le informazioni "fresche". Secondo i ricercatori questo accade non solo per un deficit legato all'invecchiamento o alla perdita di neuroni, quanto per una difficoltà a neutralizzare le informazioni irrilevanti.
"Abbiamo constatato che gli anziani hanno più difficoltà a sbarazzarsi delle informazioni precedenti", spiega Mervin Blair, coordinatore della ricerca, che ha testato sui due gruppi il meccanismo che può mandare in tilt logica e riflessione. Se l'età in cui la mente è più libera e lavora meglio è 23 anni, rileva il ricercatore, dopo i 67 anni il peso dei ricordi è insomma una zavorra di cui è difficile fare a meno. Consigli per evitare "rallentamenti"? "Ridurre l'ingombro dei pensieri rilassandosi con esercizi per pulire la mente", spiega Blair. Ma anche apprendere un'altra lingua o imparare a suonare uno strumento musicale aiutano a tenere il cervello più giovane.

sabato 7 maggio 2011

JFK: We choose to go to the moon

Perchè dicono alcuni, la luna? E potremmo ugualmente chiedere, perchè scalare la montagna più alta?
Scegliamo di andare sulla Luna in questo decennio e di fare altre cose, non perché esse siano semplici, ma perché sono difficili; poichè quell'obiettivo ci servirà a raccogliere e mettere alla prova la parte migliore delle nostre capacità.
Questa è la sfida che vogliamo accettare, che non vogliamo posticipare e che vogliamo vincere",
John F. Kennedy, 12 settembre 1962.





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