domenica 31 luglio 2011

ELOGIO DEI PIEDI- Erri De Luca

Perché reggono l’intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché portano via.
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
Perché sono stati crocefissi.
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.
Perché, co elme le capre, amano il sale.
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

giovedì 28 luglio 2011

TOP TEN LIBRI di Andrea Capizzi



1)    IL PADRINO di MARIO PUZO - Ottima trasposizione cinematografica, non esente però da tagli grossolani.
2)   IL SIGNORE DEGLI ANELLI, TRILOGIA di J.R.R. TOLKIEN – Il film rappresenta bene il testo e le immagini.
3)   IDI DI MARZO di VALERIO MASSIMO MANFREDI – Film in produzione.
4)   ULTIMA LEGIONE di VALERIO MASSIMO MANFREDI – Scritto a fini cinematografici.
5)   I PILASTRI DELLA TERRA di KEN FOLLETT – Splendida serie televisiva molto aderente al romanzo originale.
6)   MONDO SENZA FINE di KEN FOLLETT
7)   THE DOME di STEPHEN KING
8)   IL GATTO NERO di EDGAR ALLAN POE
9)   CUORE RIVELATORE di EDGAR ALLAN POE
10) IO SONO LEGGENDA di RICHARD MATHESON – Film di tutto rispetto, ma molto poco aderente al testo.

domenica 24 luglio 2011

PRINCIPI NECESSARI PER TACERE, ABATE DINOUART (1771)

-È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio.

-Esiste un momento per tacere. così come esiste un momento per parlare.

-Nell'ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.

-Tacere  quando si è obbligati a parlare è segno  di debolezza e imprudenza, ma parlare quando si dovrebbe tacere, è segno  di  leggerezza e scarsa discrezione.

-Mai l'uomo è padrone di sé come quando tace: quando parla sembra, per così dire, effondersi e dissolversi nel discorso, così che sembra appartenere meno a se stesso che agli altri.

-Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzione dirla prima a se stessi, e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi.

-Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo: in questi casi l'ultima cosa da temere è saper conservare il silenzio.

-Il riserbo necessario per saper mantenere il silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è virtù minore dell'abilità e della cura richieste per parlare bene; e non si acquisisce maggior merito spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora. Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo: è una lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli.

-Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito e della sapienza per l'ignorante.

-Si è naturalmente portati a pensare che chi parla poco non è un genio e chi parla troppo, uno stolto o un pazzo: allora è meglio lasciar credere di non essere genii di prim'ordine rimanendo spesso in silenzio, che passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare.

-È proprio dell'uomo coraggioso parlare poco e compiere grandi imprese; è proprio dell'uomo di buon senso parlare poco e dire sempre cose ragionevoli.

-Qualunque sia la disposizione che si può avere al silenzio, è bene essere sempre molto prudenti; desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla.

-Il silenzio è necessario in molte occasioni; la sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere un pensiero, mai lo si deve camuffare. Vi è un modo di restare in silenzio senza chiudere il proprio cuore, di  essere discreti senza apparire tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza mascherarle con la menzogna.
da  "L’arte  di tacere” dell' Abate Dinouart (1716-1786)


giovedì 7 luglio 2011

LA RICERCA DELLA FELICITA'


Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.

lunedì 4 luglio 2011

TOP TEN LIBRI (quelli che non puoi non aver letto) di Ugo Sajini

Questa è la sua lista:
G. Miller - Un Cantico per Leibovitz  (se dev’essere  fantascienza che sia così)
T. Capote - Si  Sentono le Muse  (poesia e pettegolezzo)
F. de Roberto  - I Viceré  (dinastia sull’aia)
M. Bellonci -  Lucrezia Borgia  ( nessuno mai ha descritto a questo modo  l’essenza dell’oro)
F. Sanvitale - Il Figlio dell’Impero  (non sono un’aquila, per fortuna)
C. Potok - Danny l’Eletto  (adolescenza con padre padrone)
Le Carrè - La Talpa  (calma piatta al di sopra del temporale)
M. Proust - La Ricerca del Tempo Perduto (puro umorismo nelle descrizioni, pura noia nella  trama)
Roddy Doles - The Commitments (voglio essere un rocker per sempre)
A. Camilleri  - Il Birraio di Preston    (il magnifico scherzo, frutto dell’errore)
immagine di libri sovrapposti

LETTORI FISSI