venerdì 28 gennaio 2011

Recensione: A PERDIFIATO di Mauro Covacich


Dario Rensich è arrivato sesto alla maratona di New York. Un risultato lusinghiero, quanto basta per diventare un apprezzato allenatore della Federazione, che lo manda in Ungheria con l'incarico di preparare per la maratona un gruppo di giovani mezzofondiste, determinate ad afferrare l'occasione per emergere. Un tormentoso iter per l'adozione di Fiona, la bimba che lui e la moglie Maura «aspettano», sembra sia giunto alle ultime battute proprio in coincidenza con la partenza di Dario per Szeged, la cittadina in riva al Danubio. Il fiume in agonia, inquinato dal cianuro, accompagna l'allenamento delle sette ambiziose diciottenni, tra le quali spicca l'imperscrutabile, magnetica Agota...
Segnato dalla disciplina della corsa, A perdifiato è un romanzo sul fuggire. Un libro inquieto, carico di forza e ambiguità, in cui tutte le vicende, come l'appassionante maratona finale, accelerano assumendo una piega sempre piú imprevedibile.

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