In oriente, catturano le scimmie con un semplice
artifizio.
Si servono di un cesto con una piccola fessura e poi ci mettono dentro un frutto.
Poi, legano il cesto ad un palo. La scimmia arriva, mette la zampa dentro il cesto e afferra il frutto. Chiudendo la mano e stringendo saldamente il suo premio,la mano diventa troppo grossa per uscire dalla fessura.
Allora gli uomini arrivano e la catturano....
Resta intrappolata dalle sue stesse credenze.
Non c'è nient'altro che la trattiene.
Potrebbe andare via facilmente se lasciasse andare il frutto.
Ma non mollerà la presa. Ciò che la intrappola è un pensiero, se lascio andare
perderò qualcosa.
Questo stesso concetto intrappola anche noi. in alcuni momenti, sentiamo che se
lasciamo andare cio' che abbiamo - il nostro sè limitato - perderemo qualcosa.
Così alcune volte ci aggrappiamo saldamente alla nostra identità o ego, e
restiamo intrappolati.
Se lasciamo la presa, e questo ci fa paura perchè non sappiamo cosa ci aspetta,
saremo liberi.
Mi viene da pensare che non sia solo "paura della perdita", ma vera e propria "avidità". L'avidità spinge avanti gli uomini e non è solo l'opinione di Gordon Gekko, ma la mia pura e semplice osservazione di ogni giorno. L'accezione della mia osservazione è negativa, anche se io per primo, osservandomi con obiettività, sono avido e ingordo.
RispondiEliminaCito testualmente: "L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America..." (Gordon Gekko). Fu un visionario, a modo suo. Ci siamo arrivati davvero... Siamo tutti scimmie avide. Molliamo il frutto nel canestro il prima possibile o diventeremo prede... Grazie per il bell'esempio...
Andrea B.