BRAIN STIMULATOR
mercoledì 10 maggio 2017
venerdì 3 marzo 2017
LA CARTA DEI PERMESSI ASSERTIVI
- Ho diritto di chiedere ciò che voglio
- Ho il diritto di dire di no a richieste e domande che non posso esaudir
- Ho il diritto di esprimere tutte le mie emozioni, positive o negative
- Ho il diritto di cambiare idea
- Ho il diritto di sbagliare e non devo essere perfetto, diritto di imparare dai propri errori
- Ho il diritto di perseguire i miei valori e ciò in cui credo
- Ho il diritto di non essere responsabile per azioni, sentimenti o comportamenti degli altri
- Ho il diritto di aspettarmi onestà da parte degli altri
- Ho il diritto di adirarmi con le persone che amo
- Ho il diritto di essere me stesso e di essere unico/diverso
- Ho il diritto di dire “non lo so”
- Ho il diritto di non dovermi scusare e giustificare per il mio comportamento adducendo ragioni o scuse
lunedì 9 gennaio 2017
Mancanza di stelle
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L'origine della parola desiderio è una delle più belle e affascinanti che si possa incontrare attraverso lo studio della meravigliosa disciplina che è l'etimologia.
Questo termine deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de- che in latino ha sempre un'accezione negativa e dal termine sidus che significa, letteralmente, stella.
Desiderare significa, quindi, letteralmente, "mancanza di stelle", nel senso di "avvertire la mancanza delle stelle", di quei buoni presagi, dei buoni auspici e quindi per estensione questo verbo ha assunto anche l'accezione corrente, intesa come percezione di una mancanza e di conseguenza, come sentimento di ricerca appassionata.
venerdì 3 giugno 2016
lunedì 30 maggio 2016
giovedì 5 maggio 2016
Lascia che tutto riposi
Smettila di chiedere risposte oggi.
Lascia che tutto riposi, oggi.
Fai una pausa sacra....
Lascia che le domande oggi non abbiano una risposta.
Lasciati uno spazio per respirare.
Lascia che tutto vada senza controllo.
Permettiti di non controllare tutto, oggi.
Permettiti di non sapere come,
di non sapere niente.
Lascia che il cuore si spezzi, se necessario,
e che il corpo provi dolore e l'anima si svegli.
Tutto è bene, se lo permetti.
J.Foster
domenica 24 aprile 2016
mercoledì 6 aprile 2016
L'Utopia di Adriano Olivetti
"Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di Infinitamente più grande".
giovedì 10 marzo 2016
venerdì 4 marzo 2016
Quando sarò vecchia
Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
E spenderò la mia pensione in brandy e guanti estivi
E in sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
E arrafferò assaggi di cibo nei negozi, suonerò tutti i campanelli
Farò scorrere il mio bastone sulle ringhiere
E mi rifarò della sobrietà della mia giovinezza.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
E raccoglierò fiori nei giardini degli altri
E imparerò a sputare.
Quando sei vecchia puoi indossare assurde camicie e ingrassare
E mangiare tre libbre di salsicce in un colpo solo
O solo pane e sottaceti per una settimana,
E accumulare penne e matite e tappi di bottiglia e cianfrusaglie nelle scatole.
Ma ora dobbiamo indossare vestiti che ci tengano asciutti,
E pagare l’affitto e non dire parolacce per strada
E dare il buon esempio ai bambini.
Dobbiamo invitare amici a cena e leggere il giornale.
Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?
Così chi mi conosce non rimarrà troppo scioccato e sorpreso
Quando improvvisamente sarò vecchia, e comincerò a vestirmi di viola.
Jenny Joseph
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
E spenderò la mia pensione in brandy e guanti estivi
E in sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
E arrafferò assaggi di cibo nei negozi, suonerò tutti i campanelli
Farò scorrere il mio bastone sulle ringhiere
E mi rifarò della sobrietà della mia giovinezza.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
E raccoglierò fiori nei giardini degli altri
E imparerò a sputare.
Quando sei vecchia puoi indossare assurde camicie e ingrassare
E mangiare tre libbre di salsicce in un colpo solo
O solo pane e sottaceti per una settimana,
E accumulare penne e matite e tappi di bottiglia e cianfrusaglie nelle scatole.
Ma ora dobbiamo indossare vestiti che ci tengano asciutti,
E pagare l’affitto e non dire parolacce per strada
E dare il buon esempio ai bambini.
Dobbiamo invitare amici a cena e leggere il giornale.
Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?
Così chi mi conosce non rimarrà troppo scioccato e sorpreso
Quando improvvisamente sarò vecchia, e comincerò a vestirmi di viola.
Jenny Joseph
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